martedì 26 gennaio 2010

Iá salió de la mar la galana...

Ore e ore che passano e nemmeno te ne accorgi... Ti svegli la mattina e fuori piove e rimani nel letto insieme a lui... in un mare di coccole... E fuori il mondo si azzuffa, combatte la sua guerra quotidiana... mentre tu sei nel tuo mare di amore.
Poi viene fame... E lui ti prepara una bellissima insalatina con carote, rucola e formaggio greco... e polpettine di ceci con mayonese... gnamm!
E fuori intanto la luce si fa più fioca... ti addormenti un po' ed è già sera... Vi concedete un bagno insieme... un'ora e più di relax. Adesso siete pronti per uscire.
E ridete, ridete, ridete! Ridete di tutto... Questa è la felicità.


Muchachika está en el banyo
vestida de kolorado.
Échate a la mar.
Échate a la mar i alkanza
– échate a la mar.

A la mar ió bien me echava,
si la suegra lisensia me dava.
Échate a la mar.
Échate a la mar i alkanza
– échate a la mar.

Iá salió de la mar la galana
kon un vestido al i blanko
salió de la mar.

Entre la mar i el río
mos cresió un árbol de bembriyo
salió de la mar.

La novia iá salió del banyo,
el novio la está esperando
salió de la mar.

Entre la mar i la arena
mos cresió un árbol de almendra
salió de la mar.


domenica 24 gennaio 2010

Oggi sono stanca

Oggi sono stanca e mi sento cadere le braccia. Effetto del lunedì. Fra poco devo uscire di casa e andare a lavoro. Non ho voglia di vedere quelle facce, non ho voglia di aspettare che sia di nuovo sabato. Non ce la faccio a stare sola per 5 giorni ancora, di nuovo e sempre. Farei una pazzia: mi ficcherei in macchina....di corsa fino all'aeroporto....e prenderei il primo volo che mi porti da te!

giovedì 21 gennaio 2010

Mi ero infatuata di un antisemita

Per sapere come sarò fra 40 anni mi basta guardare la mia nonna materna, anche se lei è più bella e un po' più alta di me. Si chiama Sylvia ed è Olandese. E' un'artista, dipinge quadri che vorrei saper dipingere anch'io... ma io sono una frana coi colori. In compenso, so suonare bene il sax. Me l'ha insegnato mio nonno Augusto, il marito di mia nonna Sylvia. Per me lui è il più grande jazzista del mondo. Quando ero nella culla, il più delle volte era lui a suonarmi la ninna-nanna.

Forse s'è capito: adoro i miei nonni materni...

Con mio nonno non ho mai litigato. Con mia nonna ho litigato una sola volta: è successo precisamente un anno fa, il 22 gennaio 2009. Colgo l'occasione di questo Triste Primo Anniversario per inginocchiarmi e chiederle perdono: nonna, finalmente ho capito che avevo torto marcio!

Era un giovedì sera, eravamo a casa dei miei genitori, avevamo cenato tutti lì. Eravamo rimaste solo noi due a tavola, c'era il tiggì 2 delle 23:30. Ban Ki-Moon era stato a Gaza e si era detto inorridito per quello che Israele aveva fatto, parlando di uso sproporzionato della forza.

Ecco, in quell'occasione mia nonna (grande pacifista impegnata da sempre in tutte le battaglie) mi lasciò di stucco, benedicendo quell'uso sproporzionato della forza che le ricordava lo stesso uso sproporzionato che le Forze Alleate avevano fatto contro Hitler. Io mi intestardii come una bambina dando ragione all'ONU, e alla fine dissi cose orribili, del tipo che se c'era un Hitler oggi, quello era Israele, fingendo di ignorare quello che lo stesso telegiornale stava dicendo su di una nave iraniana stracarica di armi da guerra, destinata ai palestinesi di Gaza e intercettata dalla Marina Israeliana proprio quel giorno.

Ce ne ho messo di tempo per capire. Quasi un anno. E per quasi un anno mi sono intestardita sempre più su posizioni filopalestinesi; al punto da passare intere giornate a navigare fra siti tipo infopal, forum palestina, palestina libera, palestina balsam ecc..

Poi a novembre ho concepito l'idea del calendario (un'idea che all'inizio -devo riconoscerlo- era molto diversa da quella attuale, perché volevo che fosse un calendario decisamente contro Israele e a favore della Palestina libera).

Così mi sono imbattuta in un tizio che qui chiamo Pinco Panco. Uno che in realtà è un antisemita, uno che odia gli Ebrei a priori. Non uno che critica la politica israeliana, ma uno che odia la loro cultura, la loro religione, e non sopporta che loro abbiano uno Stato in cui vivere.

Nonostante ciò, io me ne stavo per innamorare! Vi chiederete com'è possibile, mi direte che sono pazza... No, non sono pazza e la cosa può capitare a chiunque, anche a voi se avete un cuore. Basta aver bisogno di amore. Ha ragione Tracy Chapman quando dice:

Some say the devil be a mystical thing
I say the devil he a walking man
He a fool he a liar conjurer and a thief
He try to tell you what you want
Try to tell you what you need

E' vero, il diavolo non ha le corna né sputa fuoco. Il diavolo ti si presenta come un caro amico, così tu lo lasci entrare nella tua vita, gli permetti di insinuarsi nei tuoi pensieri e lasci che lui ti plasmi.

Oggi riesco a guardare con distacco a quanto mi è accaduto e mi ritengo più che fortunata. Il diavolo ha perso la battaglia contro di me. E io mi sono presa anche una bella rivincita su di lui, perché la mia purezza e la mia sincera amicizia verso di lui hanno fatto sì cha aprissi le porte del mio cuore, fiduciosa... ma non per fare entrare lui, bensì la mia anima gemella che per una casualità incredibile ho incontrato lungo quella stessa strada.

lunedì 11 gennaio 2010

A 18 anni portavo la kefiah e i jeans sdruciti

Una che nasce figlia e nipote dei figli dei fiori, secondo voi come se ne andrà in giro? Due sono le possibilità, dipende se coi vecchi va d'accordo o meno. E io coi miei vecchi ci sono sempre andata d'accordo che è una meraviglia. Così a 18 anni sembravo una reduce di Woodstock, anche se quel concerto l'ho visto solo in DVD e nemmeno mi piace troppo.
Sono rimasta così, finché a 20 anni non ho incontrato Salvatore. Napoletano, più grande di me di 6 anni (e a quell'età 6 anni contano!!). Chi mi conosce sa che in genere io detesto i napoletani, ma lui era (ed è tutt'oggi) uno speciale!
Un tenerone di un metro e novantacinque, aveva lasciato la casa dei genitori appena terminato il servizio militare, determinato a non tornare mai più a Napoli. Era di Santa Lucia, una zona molto bella, ma non ne voleva sapere più della sua città e dalla chiusura mentale che vi regnava.
Lo conobbi d'estate che lavorava in un bar di Agropoli. Lasciò il lavoro per avvicinarsi a me. E si mise a fare il fattorino a Pontecangano, dove prese anche casa. Il weekend dormivo sempre da lui. Mia madre era isterica "Sono troppo giovane per diventare nonna!" Parlava proprio lei, che s'era sposata a 20 anni... come la nonna, del resto... temeva che volessi continuare la tradizione di famiglia, ma io non ci pensavo nemmeno lontanamente a rovinarmi la vita con un moccioso attaccato alla tetta già a 20 anni!
Lui mi trattava come una principessa e mi faceva trovare delle cenette con aragosta e altre prelibatezze... Diceva di avere delle turbe infantili per colpa di sua sorella che non lo lasciava mai giocare con le sua Barbie. Io ero la sua Barbie!! E mi coccolava, mi faceva il bagnetto massaggiandomi la schiena delicatamente col guanto di crine, mi pettinava a modo suo... meglio di una beauty-farm!
"Hai più gusto di un gay. -lo prendevo in giro io-Fossi mica ricchione?"
Lui diceva che non sarebbe mai potuto essere gay perché non ha mai sopportato gli uomini, a cominciare dall'uomo che era in lui... e se fosse nato donna, sicuramente sarebbe stata lesbica!
Che matto!

Una sera decise di farmi diventare "femmina fatale". E io lo lasciai fare. Mi tagliò un pochino i capelli, scalandoli perfettamente come nessun parrucchiere era mai riuscito a fare... Poi passò alle gambe: s'era procurato perfino una ceretta per estirpare i 4 peluzzi che ho sugli stinchi perché non voleva vedermi come una tedesca coi polpacci pelosi... Poi mi fece un manicure completo, mani e piedi... Mi truccò gli occhi con una linea di matita fina fina, perfetta... tirò fuori un rossetto di un colore delicato che mi stava benissimo e... due meravigliosi pendenti a goccia di giada che dovevano essergli costati uno stipendio... Aveva provveduto perfino alle scarpe e al vestito!
Uscimmo e ce ne andammo a Salerno a passeggiare su Lungomare Trieste. Ci sedemmo a prendere un gelato e a chiacchierare come in un film americano...

Oggi Salvatore è il papà meraviglioso di Giada e Ametista. Insieme a sua moglie ha un'agenzia di viaggi in cui lavorano tre ragazze. Insomma ha realizzato il suo sogno: circondato da donne, una più carina dell'altra.

Come finì fra noi due?
Se avrò voglia di scriverlo e voi avrete voglia di leggerlo, ve la racconterò qui in camera.

giovedì 7 gennaio 2010

Un calendario per la pace


Sono nata poco prima della mezzanotte del 22 novembre 1976. Quando la mamma mi allattò per la prima volta, guardò fuori alla finestra e vide un filino di luna nuova sottile sottile. Era la mia luna, ero nata con lei! Ma questo non significa che sono una lunatica. Novembre è il mio mese preferito, inutile dirlo perché sono nata. E' un mese di luce particolare, di forti contrasti dell'autuno che avanza. Ed è il mese delle olive.

Tutto è iniziato a novembre scorso. Come ogni anno abbiamo raccolto le olive, insieme ad amici con bottiglie di vino e chitarre. Mio fratello con le macchine fotografiche da cui non si separa mai.

Il 22, al mio compleanno, mio fratello sa come deliziare il mio narcisismo: mi regala una gigantografia 100x150 fantastica, in cui sudata e spettinata raccolgo le olive e mi piaccio moltissimo!

Sui giornali si parla sempre di coloni israeliani che abbattono olivi ai poveri contadini palestinesi. così mi viene l'IDEA: un calendario per la pace, con foto scattate sotto gli olivi (albero della pace per eccellenza) con ragazzi e ragazze al lavoro proprio come nelle foto di mio fratello.

(in questo post pubblico solo due foto fra le più sceme perché lui non vuole che si pubblichino nel web)

Sarà che ho sangue olandese, sarà che il salernitano nemmeno ci scherza a determinazione, mi dedico a tempo pieno a lanciare quest'idea, contattando siti pacifisti, ma.....somma delusione, ricevo solo rispostacce! Eccone alcune.

alla lotta per la liberazione della palestina non servono le veline. prova su canale 5

Sei salernitana? già che ci sei rivolgiti alla Carfagna che e' una gran.....

La tua provocazione alla oliviero toscani ,come dici tu, sarebbe solo uno spot pubblcitario per tuo fratello

apprezziamo la tua buona volontà. Sarai con noi a Gaza per ricordare un anno dal massacro perpetrato dai sionisti con l'operzione piombo fuso? oppure a te piace solo farti fotografare mezza nuda?

Ma non mi sono fatta scoraggiare e ho continuato....finché un giorno non mi risponde Pinco Panco:

Mi fa specie che dagli altri blog nessuno ti abbia risposto ma corriamo talmente tanto, tutti, che a volte anche rispondere ad una mail ci sembra tanto.Detto questo, concordo sul fatto che, entrambi si possa essere idealisti ed il mio sogno, appunto, è il giornalismo.D'altronde, se non petr pecunia, conosco pochissime persone che possono considerarsi davvero soddisfatte e gratificate del proprio lavoro.Tuttavia, come tu dici, i sogni bisogna rincorrerli e non darsi mai per vinti, questo è certo.Quanto agli insulti, ti assicuro che ce ne sono stati, con livore anche ma transeat.Appunto, in che mondo viviamo??Sugli ebrei concordo, purtroppo perchè mi piacerebbe vivere in un mondo senza soprusi, tutti con pari dignità!!Quanto alla tua idea del calendario non sarebbe male ma un tale accostamento, ortodossi da un lato e palestinesi dall'altro, semmai accanto a te in posizioni sexy mi sembra un po' avventato.E'una buona idea ma potrebbe sollevare un vespaio.Ci penserei bene prima di farlo anche se credo fermamente nella bontà delle tue intenzioni.Che tuo fratello sia un mago della fotografia e di photoshop, me ne ero accorto.E' delicata come cosa.Non sei nè sognatrice, nè bambina a mio avviso è solo che l'iniziativa della beneficenza è giusta ma con l'intolleranza che vedo in giro, non credo che in molti sarebbero d'accordo.Quanto ai visti di Egitto e Tunisia, no problem. Un abbraccio.

A volte basta poco per essere al settimo cielo!


martedì 5 gennaio 2010

Natale, Capodanno e... adesso solitudine!


Mi piacerebbe viaggiare tanto e impegnarmi sul piano umanitario; purtroppo le finanze non me lo permettono e sono costretta a lavorare duro per non perdere la casa (piccina piccina) tirata su con il sudore della fronte. Sono una pacifista di terza generazione, potrei definirmi così, perché mia nonna (che è di origini olandesi) e mio nonno, ai tempi loro manifestavano contro la guerra in Vietnam.....io nella primavera del 1982 non avevo ancora compiuto 6 anni ed ero a Comiso coi miei genitori (mia madre incinta) a manifestare contro la NATO.....questa parola, NATO, mi disorientava, soprattutto dopo che mio fratello è NATO...
Quest'anno ho trascorso il più bel Natale della mia vita e un capodanno fantastico....spero sia stato altrettanto per tutti voi....solo che oggi mi è piombata addosso una solitudine che non provavo da mai.....e anche una paura che non avevo mai conosciuto.....finora ho scritto a Pinco Panco inondandogli la casella di chiacchiere da inguaribile logorroica quale sono, mi sono sentita ispirata da lui, scoprendo di avere molte cose in comune (a partire dal fatto degli strizzacervelli)
Probabilmente Pinco Panco avrà pensato che sono una voltagabbana, magari una "salernitana doppia faccia", come dicono i napoletani....beh se è per questo, io di facce ne ho molte più di due essendo al contempo italiana e olandese, meridionale e nordica, impulsiva e razionale....eccetera.
Non appena ho conosciuto un uomo su quello che credevo fosse il "fronte nemico" invece di odiarlo me ne sono innamorata all'istante come fosse stregato.....C'è qualcosa di male in questo? io dico di no.....Ci sarebbe se mi facessi bloccare dai pregiudizi, se dicessi "no, il mio cuore non ha spazio per il nemico".....Ci sarebbe se mi facessi plasmare e davvero cambiassi dentro di me...ma io non sono cambiata in nulla e sono io a guidare il rapporto!
Oggi capisco che il nemico è solo la diffidenza. La diffidenza rende possibile la guerra. La guerra genera solitudine e dolore, oltre che morte....In questo momento io vivo l'ansia di una donna con il suo uomo al fronte....anche se lui è partito ieri mattina ed è solo in giro per lavoro. Lo sto tempestando di SMS, lui mi ha pure installato skype.....ma non mi basta. Non credevo mi potessi trovare mai in una situazione simile.

lunedì 4 gennaio 2010

Amore motore del mondo

Era l'estate del 1975.

Mio padre era accampato in tenda con degli amici nella pineta di Marina di Camerota. In quegli anni -racconta il "vecchio"- la spiaggia era un paradiso da dividere fra pochi ma buoni campeggiatori, liberi, solitari e tutti nudi come li aveva fatti la mamma. Nella più bella mattinata di sole che lui possa ricordare, voltandosi verso ovest mio padre vide comparire a 100 metri sulla sua destra un nuovo numeroso gruppo di robinson crusoe di varie generazioni....tra cui risplendeva un angelo dalla fluente chioma bionda e dalla pelle bianchissima, che in quell'istante andava a posarsi lieve fra i flutti e a nuotare con l'eleganza di un cigno. Non indugiò un istante il mio "vecchio" (che all'epoca aveva 26 anni) e lesto si tuffò anch'egli in acqua, virando vistosamente verso ovest....fino a scontrarsi con la leggiadra fanciulla.

Mia madre era partita un po' controvoglia quella mattina: a vent'anni le vacanze coi genitori cominiciano davvero a pesare, anche quando i "vecchi" sono dei veri artisti fricchettoni. Quel che non sopportava però erano le zanzare che, come ogni anno, le avrebbero massacrato la pelle. Giusto nel momento in cui stava cominciando a pensare di poter odiare quel lungo interminabile mese da passare fra acqua, sabbia e tenda....vide qualcosa di molto interessante circa 100 metri a sinistra, verso est....Si tuffò in acqua, cercando di essere più naturale possibile....di nuotare con eleganza....di scrollare i capelli con un solo movimento di danza....

Mia madre e mio padre erano completamente nudi la prima volta che si sono visti. E nudi sono rimasti per tutto quel lungo interminabile meraviglioso mese....tanto da sembrar loro così strano vedersi coi vestiti addosso la prima volta. S'innamorarono a prima vista e divennero amici per la vita. Circa un anno a mezzo dopo sono nata io.

Io mi reputo una persona molto fortunata perché sono nata dall'amore e continuo a sguazzarci dentro quotidianamente. Ma sia ben chiaro: l'amore non è un concetto astratto né un sentimento solitario e silenzioso. L'amore è qualcosa di concreto, che si tocca, si bacia, si "ammappucéa"....Ha ragione Freud a dire che il sesso è l'energia alla base del nostro universo. Il sesso è la porta da cui veniamo al mondo ed è il motore di ogni nostra azione buona.

Ma sia ben chiaro anche un altro fatto: così come l'amore senza sesso è paragonabile a un'anima che vaga senza corpo come un fantasma, così il sesso senza amore è come un corpo morto che si muove, uno zombie.